Lecce è la capitale del barocco, ma questo è tutto particolare. Ha poco da dividere con lo stesso stile architettonico di qualsiasi altra parte del mondo. Il barocco di Lecce è legato ad un segreto tutto suo: quello della qualità unica della pietra leccese: un calcare tenero biancastro o giallognolo e facilmente lavorabile che nell'aria indurisce e assume col passare del tempo un caldo colore dorato.

Il Duomo di Lecce

Il mitico fondatore di Lecce fu Malennio, re dei Salentini, discendente addirittura di Minosse. Fu saccheggiata due volte da Totila; disputata per secoli tra Bizantini, Longobardi e Arabi, con la morte di Ottone II di Sassonia rimase in possesso dei Bizantini che ne fecero un importante centro di vita culturale e religiosa, passò quindi ai Normanni e di seguito agli Angioini sotto i quali divenne feudo dei Briemme, poi degli Enghien ed infine degli Orsini del Balzo ed in questo periodo Lecce conobbe il suo massimo fiorire economico. Verso la metà del XVI secolo fu trasformata in fortezza dagli spagnoli, e nel 1647 la città fu al centro di un movimento anti-spagnolo represso con la violenza. Dopo due secoli di sottomissione ai Borboni Lecce trovò il coraggio di partecipare ai moti liberali; nel 1848 nella città si costituì un governo provvisorio e la sua provincia incomincia ad assumere una configurazione vicina all'attuale.

Lecce è una città che ad ogni angolo può offrire un portale, un loggiato, un archetto, una bifora di deliziosa fattura, e come una sinfonia di forme e di espressione che gli artisti d'altri tempi hanno saputo comporre in una specie di ricamo che si adagia su tutta la città con leggerezza di un merletto.



B&B Azzurretta
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La Corte B&B
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L'Angolo B & B
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Vico Boemondo Bed and Breakfast
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Piazza Sant'Oronzo B&B
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